ll mio amico Marcello, Istruttore di kayak, è anche un esperto nel lancio della “zagaglia” (partecipa ogni anno, con buoni risultati, ai Campionati Europei che si svolgono in Francia). Realizza la zagaglia e il propulsore con materiali poverissimi: le lance, di circa 2 metri, vengono realizzate con delle semplici canne di fiume su cui inserisce come punta un tondino di legno duro appuntito. Gli impennaggi posteriori sono fatti con normalissime penne di volatile. Per il propulsore usa bacchette di legno duro alla cui estremità ricava il dente che va ad inserirsi nella parte posteriore della canna.
La tecnica di lancio non è difficile ma richiede una buona pratica; la zagaglia è in grado di colpire, con ottima precisione, un bersaglio posto anche a 100 metri!
Per maggiori informazioni si può visitare il sito: http://www.archeologiasperimentale.it/
IL PROPULSORE DELLA ZAGAGLIA
Ecco come è fatto un propulsore per la zagaglia! Può essere realizzato facilmente anche con qualche scarto di lavorazione. Il foro sulla estremità di sinistra consente il passaggio di un cordino da avvolgere intorno al polso.
Realizzata con una normalissima canna lunga circa 2 m e con un diametro di 2cm; gli impennaggi sono posizionati come in una normale freccia e sono lunghi circa 20 cm. La punta viene realizzata come nella foto. La zagaglia viene poggiata sul propulsore (che ha una scanalatura per l’alloggiamento) e l’estremità posteriore inserita nell’apposito “becco”: il propulsore è lungocirca 60 cm con due becchi: uno per l’alloggiamento della zagaglia e l’altro per l’appoggio della mano (vedi foto) . La tecnica di lancio richiede soltanto un po’ di pratica.
FONTE:inpariamoasopravvivere