Fuoco con feathersticks in ambiente umido

Accendere un fuoco in condizioni di elevata umidità?

Accendere il fuoco con un #acciarino, anche se si è molto bravi ad usarlo, è sempre facile in un bosco?
Come per tutte le domande assolute, la risposta è…. no!

Curiosando qua e là su internet, si leggeva dell’escursione di alcuni amici che hanno volutamente provato ad entrare nel bosco subito dopo una pioggia battente per mettere alla prova le loro capacità. L’intenzione era quella di esercitarsi nell’accensione del #fuoco in condizioni di elevata umidità, ma subito dopo una prima ricognizione, si accorsero che a rendere l’esperienza ancora più difficile, il bosco in cui erano finiti era composto da soli alberi di #quercia, insomma, una situazione non facile nemmeno per un #bushcrafter skillato.

Non è una sorpresa il fatto che accendere il fuoco con questo tipo di legno in condizioni di alta umidità quindi non sia stato facile, nonostante l’utilizzo corretto dell’acciarino e la tecnica di creare dei #featherstiscks sul legno; infatti dopo le prime prove si accorsero che le scintille prodotte riuscivano a sviluppare una fiammella, ma la stessa durava pochissimo spegnandosi quasi subito.

Alla fine il gruppo ce la fece, ma per raggiungere il risultato tanto atteso ci vollero molteplici tentativi e la conoscenza di svariate tipologie di “tattiche”. Questo esempio fa capire come ogni prova, anche la più scontata, possa portare con se insidie e difficoltà, soprattutto in un ambienta naturale in continua evoluzione. Solo l’ampliamento della nostra conoscenza e il continuo addestramento ci potrà dare maggiori chance di raggiungere l’obiettivo, soprattutto quando le condizioni si fanno dure.

Sopravvivenza: tecnica di fuoco con acciarino e feathersticks

Vediamo quindi la modalità con cui i nostri amici hanno acceso il fuoco di legno di quercia bagnato,  in condizioni ambientali con alta umidità:

Ovviamente, si sono dapprima procurati un ramo di quercia che fosse il meno bagnato possibile, per far questo si tende a cercare legna che non sia completamente caduta a terra, come un ramo secco ancora attaccato alla pianta madre o appoggiato su altro materiale che ne ha evitato il contatto diretto con il terreno zuppo; successivamente hanno rimosso tutta la corteccia (che è la parte che trattiene di più la pioggia e l’umidità), esponendo la parte sottostante che tendenzialmente se il legno raccolto è ancora “sano”, anche se umida, non risulterà inzuppata.

Dopo essersi spostati in un luogo (per quanto possibile), lontano da gocce di acqua cadenti dalle fronde degli alberi, hanno proceduto a creare, a colpi di coltello, MOLTI feathersticks piccoli e lunghi, che hanno poi staccato e riposto in luogo asciutto.

Successivamente hanno preparato, sempre utilizzando lo stesso ramo, altri feathersticks ancora più minuti, quasi a creare una “lanugine” di legno, mettendo anch’essa poi al riparo dalla pioggia.

Solo a questo punto, una volta che il ramo è stato scavato per creare i piccoli feathersticks e i finissimi trucioli, hanno iniziato a creare i successivi feathersticks “classici”, direttamente sul legno. Questo metodo risulta essere il migliore poiché sfruttando l’interno, ovvero il “cuore” del ramo, in cui abbiamo le migliori possibilità di trovare legno ancora asciutto, nonostante la pioggia e l’alta umidità ambientale.

Da qui in poi, la situazione ha finalmente preso una piega migliore; infatti con il materiale così prodotto (piccoli featherstick, trucioli finissimi e featherstick classici), non restava che accendere dapprima i featersticks “classici” preparati direttamente dal ramo e, non appena si produceva quella timida fiammella evanescente, essere pronti a bruciare dapprima l’esca più minuta, composta da trucioli finissimi, e a seguire i featherstick di piccole dimensioni, aggiungendo poi successivamente ad altre esche via via sempre più grosse.

Non è una tecnica facile, richiede calma e tranquillità emotiva, oltre che la padronanza completa dell’acciarino, ma… più impareremo e faremo esperienza, più ci saremo assicurati di sapere accendere un fuoco anche nelle condizioni più difficili, come un bosco bagnato e utilizzando un legno “ostico” .

Di seguito vi lasciamo un bellissimo video del mitico Ray Mears all’opera nella costruzione di Feather sticks. C’è solo da imparare!

Alla prossima!!!

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