Nozioni Base
Acqua in sopravvivenza – Parte 1
Acqua in sopravvivenza – Parte 2
Acqua in sopravvivenza – Parte 3
Ai fini della sopravvivenza, l’acqua è un elemento estremamente importante, considerando che il 60%circa del peso di un individuo è composto d’acqua. Quanto più sale la temperatura esterna e cresce l’impegno fisico, tanto più il corpo ha bisogno d’acqua.
In mancanza di cibo, a condizione però di disporre di acqua a sufficienza, è possibile vivere e muoversi per tempi relativamente lunghi.
La mancanza di acqua, al contrario, provoca una serie di disturbi di crescente entità.
In un clima temperato una persona deve bere almeno 2,5 L di acqua al giorno ed anche se non vi muovete il vostro organismo deve recuperare i liquidi rilasciati fisiologicamente dall’organismo che sono:
URINA: 1,5 L al giorno, SUDORE: circa 0,1 L al giorno, FECI: circa 0,2 L al giorno, DIFFUSIONE ATTRAVERSO LA PELLE: la diffusione delle molecole di acqua attraverso la pelle comporta la perdita di 0,4 L al giorno, EVAPORAZIONE ATTRAVERSO I POLMONI: quando l’aria entra nei polmoni essa è normalmente secca. Quando poi essa entra, viene a contatto con i liquidi degli atri respiratori, quindi quando esce dai polmoni è satura d’acqua.
Bere acqua giornalmente è quindi importante e lo è ancor più quando ci si trova in determinate condizioni climatiche:
CALDO: se esposto ad alte temperature un individuo può perdere fino a 4 litri di acqua al giorno attraverso la sudorazione.
ESERCIZIO FISICO: c’è una maggiore perdita di liquidi a causa della maggiore attività respiratoria e della sudorazione dovuta al movimento.
FREDDO: la quantità di vapore acqueo nell’aria è minore e la temperatura si abbassa. Respirare con il fresso significa un maggiore dispendio di liquidi attraverso l’evaporazione che ha luogo con la respirazione.
ALTITUDINE: quando ci si trova in alta quota, a causa delle basse temperature, c’è un maggior consumo di liquidi a causa della respirazione con basse temperature e dell’affaticamento dovuto all’alta quota.
USTIONI: l’ustione distrugge gli strati della pelle più esterni e con essi qualsiasi barriera alla dispersione dell’acqua che allora aumenta drasticamente.
MALATTIA: ovviamente in stati di diarrea o vomito o altre patologie che comportano la perdita di liquidi.
Una perdita di acqua corrispondente al 5% del peso corporeo provoca nausea e sonnolenza.
Una perdita del 10% infligge al corpo umano un grave deterioramento delle condizioni psico-fisiche, con vertigini, difficoltà di parola e grande spossatezza. Una perdita del 25% provoca sicura morte alle basse temperature, mentre per giungere alla morte in climi temperati se ne deve perdere il 20% ed in presenza di clima torrido è sufficiente perderne il 15%.
Assodato il principio che senz’acqua e impossibile vivere, si tenga presente che quando si hanno a disposizione piccole quantità d’acqua bisogna consumarle con grande parsimonia e mai in un’unica soluzione.
E’ preferibile, infatti, berne poca e spesso, piuttosto che assumerne in quantità eccessiva ed unica, per consentire all’organismo migliori possibilità di assorbimento e per reintegrare quantità ottimali di liquidi.
Va evitato, inoltre, di bere acqua molto fredda, specie in climi torridi, o, almeno, è bene usare l’accuratezza di trattenerla in bocca per consentirne un leggero innalzamento della temperatura prima di deglutire.
-Evitate gli sforzi. Restate fermi e riposate.
-Non fumate.
-Restate al fresco, all’ombra. Se non c’è ombra, procuratevela costruendovi un riparo.
-Non stendetevi su una superficie troppo calda.
-Mangiate il meno possibile. Se non avete l’acqua, l’organismo utilizzerà i propri liquidi per la digestione, aggravando la disidratazione. I grassi sono i più difficili da digerire e richiedono molta acqua per la loro scomposizione.
-Non bevete mai alcolici. Anche l’alcol richiede molti liquidi degli organi vitali per la sua scomposizione.
-Non parlate troppo; respirate con il naso, non con la bocca.