Pregi e virtù dell´ortica
Due sono le specie che si trovano nelle nostre zone: Urtica urens, più chiara, dalle foglie più rotondeggianti e meno alta, raggiungendo a pieno sviluppo i 50 cm, e l’Urtica dioica, con foglie più lanceolate, di colore verde scuro e più alta, potendo raggiungere oltre il metro di altezza. La dioica è più diffusa e quindi più usata. Di questi tempi è già alta 30-40 cm ed ha le cime fresche e sane. Non rimane che dotarsi di guanti, buste e coltello e andare a farne provvista. In ogni caso entrambe le specie vanno bene ed hanno proprietà simili.
COMPOSIZIONE
Per quanto la ricerca abbia fatto molti progressi, i farmacisti e i biologi non riescono ancora ad identificare la sterminata quantità di combinazioni chimiche a cui danno vita le piante. Tuttavia molte sono le sostanze identificate per l’ortica. Limitandoci alla piante ed escludendo la radice e il seme abbiamo: i flavonoidi 2%, gli acidi vegetali organici di svariati tipi, minerali e microelementi, vitamine, clorofilla, carotenoidi, amine, leucotrieni, steroidi, glucochinini, proteine, curarine, olio essenziale, alcaloidi, triterpeni. Mettiamo in evidenza solo alcuni aspetti relativi a questi componenti. I flavonoidi proteggono i capillari e riparano le pareti dei vasi sanguigni in caso li lividi, fragilità capillare e ipertensione. In quanto a minerali l’ortica ne contiene diversi: calcio, potassio, silicio, fosforo, ferro, cloruro, sodio, manganese, boro, titanio, rame, nichel, magnesio e tracce di altri minerali. I minerali sono indispensabili per il buon svolgimento dei processi biochimici del nostro organismo. In particolare l’ alto contenuto di ferro favorisce l’emopoiesi, cioè la formazione del sangue, mentre l’alto contenuto di calcio organico é utile negli stati di carenze di questo importante elemento. Fra le vitamine troviamo le seguenti: B1, B2, B6, C, D, K, acido pantotenico, e acido folico. La vitamina D favorisce la formazione delle ossa e una giusta assimilazione del calcio nel cibo e quindi anche del calcio stesso contenuto nella pianta, nel caso in cui sia consumata cruda. Anche per usufruire a pieno della clorofilla, che colora di verde le foglie e che ha azione disintossicante e antibatterica, ideale è il consumo crudo (vedi preparazione). Il carotene, che nell’organismo si trasforma in vitamina A protegge gli occhi, la pelle e le mucose e svolge azione antiossidante. Alto è anche il contenuto di proteine (3,82 grammi su 100), superiore a quello delle piante foraggere e delle piante alimentari.
PROPRIETA’
Secondo Maria Treben, il cui libro, La salute dalla farmacia del Signore, è stato venduto per circa 5 milioni di copie, l’ortica è una delle piante che ha maggiori virtù salutari. E’ medicamentosa in tutte le sue parti, dalla radice allo stelo, dalle foglie fino al fiore e al frutto.
Per uso interno è la migliore depuratrice del sangue, è antianemica, antidiabetica, antitumorale. E’ inoltre d’aiuto nei seguenti disturbi e malattie: eczemi, dolori di testa, malattie renali, del fegato, della bile, dello stomaco, dell’intestino, della milza e dei polmoni, catarri gastrici, ipertrofia della prostata, allergie, malattie virali, stati di esaurimento. Agisce anche sul flusso mestruale, sia riducendolo quando è abbondante, che favorendolo quando è scarso. Insomma agisce beneficamente a tutto campo. Molto usata nelle cure disintossicanti e rinforzanti primaverili, per esempio bevendo per una settimana un litro e mezzo di tisana di ortica al giorno oppure del succo fresco ricavato dalla pianta. Per uso esterno è utile nelle malattie gottose e reumatiche, nella sciatica, nella lombaggine e per rinforzare il cuoi capelluto.
RACCOLTA
L’ortica è una pianta che accompagna l’uomo e cresce dove lui è presente: orna il giardino, fiancheggia i sentieri campestri, si insedia nelle discariche, prolifera nei boschi, si propaga nei luoghi che l’uomo abbandona, come nei campi incolti e attorno alle case e stalle abbandonate, vivendo dell’eredità lasciata dall’uomo. Ama l’umidità e la ricchezza in azoto e in humus. Va raccolta in luoghi sani, lontano dalle strade trafficate. Per la raccolta delle foglie ad uso alimentare, ideale è questo periodo primaverile, quando i germogli sono ancora teneri. Falciandola si hanno degli ottimi ricacci in Settembre o anche prima, a seconda del periodo della falciatura. Le cime più tenere è sempre possibile utilizzarle. Per la raccolta delle foglie a scopi officinali, con l’essiccazione della pianta, il periodo migliore va da Giugno ad Agosto, quando la pianta è fiorita, meglio all’inizio della fioritura. Scelto il periodo giusto, va raccolta preferibilmente al mattino di una giornata soleggiata e non umida, dopo che l’ eventuale rugiada se ne è andata e va messa subito ad essiccare in luogo asciutto, ventilato e riparato dal sole, dopo averne fatto dei fasci non troppo compressi. Dopo circa una settimana l’essiccazione è completata ed è bene raccogliere subito le foglie perché una esposizione troppo lunga farebbe perdere principi attivi alla pianta. Naturalmente chi non ha la possibilità di fare tutto questo, può trovare l’ortica correttamente essiccata sia in farmacia che in erboristeria.
USO E PREPARAZIONE
Per uso alimentare si può usare cruda, scottata e cotta. L’ortica cruda è particolarmente salutare, perché non perde le vitamine Se ne può fare il succo, attraverso un estrattore, si può triturare finemente e schiacciare un poco in modo che perda il potere urticante e aggiungerla ad insalate e minestre pronte, come fosse prezzemolo. Il succo va usato fresco. Cotta è ottima nelle minestre e minestroni di qualsiasi tipo, oppure si può mangiare come gli spinaci, scottata e condita con olio, limone e sale. Se ne può fare anche un’ottima frittata, dopo averla scottata in poca acqua. Un uso frequente, medicinale, è come tisana (infuso).
Infuso da foglie fresche: versare una tazza di acqua bollente su due o tre cime di ortiche e toglierle dopo 4-5 minuti. Le foglie si possono mangiare
Infuso da foglie essiccate: versare una tazza di acqua bollente su 2-4 cucchiaini di piante di ortica, lasciare in infusione per 10 minuti e poi filtrare.
RICETTA SPECIALE
Con l’ortica fresca, di questi tempi si può fare un’ottima crema da spalmare sul pane e per tartine. E’ necessario un piccolo mixer entro cui riporre tutti gli ingredienti: ortiche tagliuzzate, prezzemolo fresco spezzettato, compresi i gambi teneri, olio extravergine di oliva in abbondanza, 2-3 noci, uno spicchio di aglio, mezza mela (questi ultimi tre ingredienti sono facoltativi, a proprio gusto), limone e sale quanto basta. Mixare 2 minuti. Deve uscire una consistenza cremosa. A questo fine se è troppo densa aggiungere olio, se è troppo liquida aggiungere ortiche o prezzemolo. mettere in vasetto e riporre in frigo. Si mantiene bene un paio di settimane e più, ma è preferibile consumarla fresca.