Mese: Novembre 2019

Un semplice KIT SURVIVAL

Saro’ rapido ma colpiro’ dritto al punto, crearsi un kit Survival, oggigiorno, da avere sempre in auto, magari sotto al sedile o in moto, e’ spesso di grande aiuto, non solo “pratico” ma anche mentale.
Tenere allenata la mente e’ gran cosa, poiche’, se vi creerete un Survival KiT per voi stessi o per altri, vedrete che ripenserete spesso a cio’ che avete inserito all’interno. Questo vi indurra’ a “pensare” spesso all’oggettistica Survival, quindi in caso di pericolo estremo sapreste ricrearvelo nel bosco anche se non l’avrete preso con voi…

SURVIVAL KIT Essenziale:

Per un SurvivaL Kit decente dovrete non badare a spese, nel senso che EVITATE di andare in qualche discount per comprare le forbicine ad esempio e spendeteci invece soldi per infilarne un paio di ottima fattura nel kit. Cosa vuol dire?.. Cio’ significa che non dovrete mai , e dico mai.. sottovalutare la qualita’ in caso di bisogno. Ricordatevi che se ce ne fosse la necessita’, non resisterete ad una forbicina che si arrugginisce o si rompe.. i nervi vi salterebbero, e per cosa? per aver magari risparmiato qualche euro. NO le cose se fatte, vanno fatte per bene. Stiamo parlando di SURVIVAL non di una gita domenicale tra i boschi.

Cos’è la Sopravvivenza?

Definizione:
-Condizione di chi continua a vivere.
-Corso di addestramento che insegna a sopravvivere con pochi mezzi in circostanze pericolose.

L’attività di sopravvivenza è praticata anche a fini sportivi e turistici. Esistono scuole e corsi di sopravvivenza che insegnano a cavarsela in situazioni sfavorevoli contando solamente sulle proprie forze.

Anche se le possibilità, che all’improvviso una persona si ritrovi catapultata in una situazione sfavorevole in ambiente ostile, siano piuttosto remote è sempre utile imparare e sapere le tecniche di sopravvivenza.

Perché imparare le regole della sopravvivenza?

  • Per imparare a conoscere noi stessi.
  • Per avere più fiducia nelle nostre abilità.
  • Per vedere al vita moderna con occhi diversi.
  • Per imparare cose nuove.
  • Per trovarci a nostro agio con la natura.
  • Per poter prevedere i pericoli.
  • Per sapere cosa fare in qualsiasi situazione ambientale e climatica.
  • Per sapere fin dove ci si può spingere con il proprio corpo e con la propria mente.
  • Per superare le proprie paure e le proprie preoccupazioni.

La scuola di sopravvivenza vi insegnerà come sopravvivere al caldo, al freddo, al dolore, alla fatica, alla sete, alla fame, alla paura, alla solitudine e alla frustrazione.

Andare in montagna per sciare, per fare un escursione, per cacciare funghi o animali; andare in mare per una gita in barca o una crociera, fare una traversata del deserto con la gip, andare in campeggio in un paese straniero, andare in vacanza o a visitare posti remoti, avventurarsi in gruppo in una foresta pluviale, nella savana, partire per una spedizione ai poli o in altri ambienti estremi; possono essere situazioni in cui può essere necessario, o diventare indispensabile, conoscere almeno le regole e le tecniche basilari della sopravvivenza: come trovare acqua, come trovare cibo (di quali animali e piante potersi cibare) come costruire una trappola per catturare una preda, come costruire un riparo, come accendere un fuoco, come orientarsi, come chiedere aiuto, cosa portarsi dietro in ogni frangente (attrezzatura e vestiario), come affrontare le condizioni ambientali e climatiche del luogo, come sfruttare a nostro favore l’ambiente che ci circonda…

E’ sempre consigliabile anche per chi vive in città, e non si avventura al di fuori del proprio paese, conoscere le norme di primo soccorso.

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Sopravvivenza: I nodi più utili in caso di necessità

La tecnica dei nodi è un’arte e una tradizione secolare. Con due corde si possono fare un’infinità di nodi, ma per le situazioni di sopravvivenza l’importante è saper fare i principali che sono: nodo semplice, nodo savoia, nodo piano, nodo parlato, nodo di scotta e gassa d’amante (sono tutti illustrati sotto).

 

I nodi sono di fondamentale importanza per l’attività di survival e tornano utili per costruire un riparo, fare attrezzi e armi,  pescare, fare trappole, per la scalata o l’arrampicata e per il primo soccorso.

 

Volendo si possono inventare nodi nuovi, l’importante è testarne sempre l’efficacia e la resistenza prima di adoperali.

 

La conoscenza dei nodi è una materia fondamentale per chi pratica escursionismo, alpinismo, speleologia, nautica, campeggio, operazioni di salvataggio (trasporto e recupero di feriti) e artigianato.

 

Conoscere i tipi di corde e sapere fare almeno i nodi di base sono due cose alla base della sopravvivenza.

 

 

 

LE CORDE:

 

Le corde di solito sono fabbricate con la canapa, il cotone, il lino, la fibra di noce di cocco, la iuta, la paglia, il bambù, l’ortica (ramiè) o con il sisal (agave sisalana).  Oppure sono fabbricate con fibre ottenuta dagli animali come la seta, la lana, il pelo (cammello, lama, bisonte) e il crine (cavallo).
Esistono poi le corde in tecnofibra come il poliammide (nylon), il rayon, la gomma, il poliestere e il teflon . Esistono anche la fibra di vetro, di carbonio, di amianto, di basalto, o di origine metallica (acciaio, argento…).

 

Nel kit di sopravvivenza è sempre consigliabile avere un rocchetto di filo di nylon. Il nylon è sottile, leggero e molto resistente, non si ammuffisce ed è impermeabile. I contro del nylon sono che col calore tende a sciogliersi e si può spezzare a contatto con bordi rocciosi, inoltre quando è bagnato è poco maneggevole poichè scivoloso.

 


QUALI MATERIALI UTILIZZARE PER FABBRICARE DELLE CORDE:
Si possono fabbricare e improvvisare delle corde  o delle funi con le fibre degli animali (sfruttando: pelle, tendini, crine, cuoio) o con fibre vegetali (utilizzando: corteccia, strutture fibrose, steli, foglie, radici, vimini). Nella foresta si possono fabbricare delle corde molto resistenti sfruttando le liane.
In mancanza di tempo potete anche improvvisare delle legature con la manica strappata di un vostro indumento, con i lacci delle scarpe, con un sacchetto di plastica arrotolato, con la cintura o con qualsiasi altra cosa (usate l’immaginazione).

 

 

 

CURIOSITA’: Se avete indumenti o attrezzatura in cuoio, in situazioni estreme, si possono mangiare, in quanto il cuoio viene ricavato dalla pelle degli animali. Esistono diverse storie di soldati che rimasti senza cibo per settimane si sono cibati della pelle dei loro scarponi. Alcune corde, considerato che sono di origine vegetale e animale, in teoria sarebbero commestibili bollendole.

 

– Quando comperate una fune o una corda controllate sempre nella descrizione il carico di rottura del cavo. Se ad esempio vi serve una fune per un scalata, sceglietene sempre una che abbia una forza di rottura almeno il doppio del vostro peso.

 

 

NODI:

 

E’ importante imparare a fare i nodi velocemente ma anche saperli scogliere rapidamente.
Il mio consiglio è di prendere due lacci e di cominciare a esercitarvi seguendo la guida illustrata.

 


TIPI DI NODI:
(COME FARE I NODI)

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NODI CON UNA CORDA

 

NODO SEMPLICE

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NODO SAVOIA o NODO D’ARRESTO

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NODI PER UNIRE DUE CORDE

 

NODO PIANO (il più comune)

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NODO DI BANDIERA O NODO DI SCOTTA

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NODO DI BANDIERA DOPPIO

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NODO DI TONNEGGIO o DEL VACCAIO o CARRICK

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CAPPIO

 

GASSA D’AMANTE O NODO DI BULIN

 

(il re dei nodi)
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NODI DI AGGANCIO

 

NODO A MEZZO COLLO

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NODO PARLATO
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NODO PARLATO INTORNO AL DORMIENTE

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ESEMPI DI NODI PER FARE LE LEGATURE

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Se volete approfondire date un’occhiata anche queste due guide:

 

 

 

  • MANUALE DEI NODI: LEGGI (formato Pdf)

 

  • NODI ILLUSTRATI: GUARDA (nodi spiegati nel manuale: Nodo di scotta, Nodo di scotta ganciato, Nodo di scotta doppio, Gassa d’amante, Gassa d’amante doppia, Gassa d’amante cima doppia, Nodo margherita, Nodo Parlato, Nodo Parlato su asta, Nodo a 8 per asola, Nodo a 8 o delle guide con frizione, Nodo a 9, Nodo a 8 inseguito, Nodo di soccorso, Nodo bocca di lupo, Nodo Barcaiolo, Nodo Bolina e Nodo Inglese doppio)

fonte: sopravvivere.myblog.it

Come SOPRAVVIVERE in una ZONA GLACIALE

COME SOPRAVVIVERE IN UNA ZONA GLACIALE

SOPRAVVIVENZA NEL CIRCOLO POLARE ARTICO ED ANTARTICO:

L’Artide e l’Antartide sono i luoghi più freddi ed inospitali della Terra.

Sopravvivere in queste zone richiede grande forza di volontà ma anche delle buone conoscenze.

Le temperature gelide non hanno permesso lo sviluppo di città in queste zone.

Le popolazioni che popolano l’Artide sono solamente due: gli INUIT e gli YUPIK, mentre l’Antartide è disabitata (ad eccezione delle circa 5.000 persone che vivono nelle oltre 80 basi scientifiche, e che si riducono a 1.000 durante i mesi invernali).

Entrambe le zone vengono comunque visitate da migliaia di persone all’anno per scopi sportivi, scientifici e turistici.

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Un kit di Sopravvivenza Completo ed Equilibrato

Questo elenco è puramente indicativo, l’equipaggiamento può cambiare a seconda dalla zona in cui ci si avventura, dalle disponibilità personali, dal numero delle persone in cui si è, dal mezzo su cui si viaggia (auto, camper), ecc…

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ATTREZZATURA PER LA SOPRAVVIVENZA:

 

  • Coltello Multiuso
  • Fiammiferi impermeabili, antivento e antiumidità,
  • o Accendino ricaricabile, o Zippo con benzina,
  • Acciarino (o firesteel, consigliato poiché molto pratico e funzionale).
  • Lente di ingrandimento per accendere il fuoco
  • Bussola e mappa del luogo (è importante sapere usare correttamente la bussola e la carta topografica altrimenti non vi serviranno a nulla); oppure gps (la tecnologia ci facilita la vita, anche se le batterie hanno i loro limiti, anche se in caso di inversione termica sarà inutile)
  • Kit per la pesca (ami, piombi, filo di nylon, esche sintetiche)
  • Eliografo (è uno specchietto riflettente per la segnalazione)
  • Fischietto per richiedere soccorso in montagna
  • Volendo puntatore laser
  • Candela (utile per trasportare il fuoco senza spegnerlo, fare luce, segnalare, in casi estremi si può anche mangiare)
  • Matita e bloc-notes per prendere appunti e tenere annotazioni sul tempo e sugli spostamenti.
  • Sacchetti di plastica (utili per vari usi come impermeabilizzare l’attrezzatura, meglio se biodegradabili)
  • Coperta in alluminio (riesce a mantenere l’80% del calore del corpo, riflette il calore il fuoco, isola dall’umidità, protegge dalla pioggia e dall’acqua, grazie al suo potere riflettente può essere avvistata dall’alto o essere utilizzata come eliografo inoltre piegata occupa pochissimo spazio)
  • Detergente per le mani e per il viso
  • Saponetta o sapone in polvere
  • Lama di rasoio
  • Ago, fili, dei bottoni e spille da balia
  • Spago, corda, lacci
  • Repellente per gli insetti (soprattutto contro le zanzare)
  • Protezione solare
  • Torcia impermeabile (a basso consumo o a dinamo)
  • Borraccia – Gavetta
  • Pillole o compresse per la depurazione dell’acqua al cloro o allo iodio (dette anche tavolette o pastiglie potabilizzanti: vedi sezione Bushcraft come trovare acqua e depurarla)
  • Telefono cellulare GSM o telefono satellitare (possibilmente con caricatore per carica cellulare a manovella dinamo)
  • Orologio digitale da polso (modello da trekking) con altimetro, indicatore di temperatura °C-°F, barometro, sveglia, cronometro, bussola, impermeabile e retroilluminato.
  • Piccolo coltellino svizzero milleusi (tipo Victorinox) con lima, schiaccianoci, pinza, supporto smontabile per innesto punte per cacciavite, forbice, chiavi inglesi, cavatappi, apri scatole, pinzetta:
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A seconda della disponibilità di carico anche:

Non tutti questi oggetti sono indispensabili.

  • Sacco a pelo
  • Bivouac sack (bivi-bag)
  • Ascia, sega a filo (meno ingombrante) e piccolo martello
  • Piccone o picozza
  • Due chiodi da 10 cm (per i più disparati utilizzi: trappole, riparo…)
  • Filo di ferro per il trappolaggio
  • Trappola per topi
  • Fionda
  • Cacciavite, cesoia tagliafili
  • Machete (utile nella giungla)
  • Arpione o fucile da pesca o balestra (molto meglio)
  • Razzi rossi o razzi fumogeni
  • Cyalume (barrette fluorescenti)
  • Corda spessa, fune con moschettoni
  • Amaca
  • Occhiali con lenti intercambiabili:
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  • Se indossate gli occhiali da vista portatevene un paio di ricambio
  • Telone impermeabile
  • Fornelletto a gas
  • Lanterna
  • Tavolette combustibili
  • Carta dall’alluminio, pellicola trasparente e carta Scottex
  • Fazzoletti e carta igienica
  • Asciugamano e salviette umidificate
  • Pala piegabile da campeggio
  • Pentolino, bicchiere, posateria e piatto (tutto completamente in acciaio)
  • Bollitore da un litro (diesel, benzina, petrolio)
  • Faro stroboscopico
  • Binocolo
  • Depuratore – purificatore acqua da campeggio (microfiltrante – microfiltro):
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  • Permanganato di potassio (può essere utile a vari scopi: sciolto in acqua pulita fornisce una soluzione antisettica per disinfettare ferite – pochi grani in un litro d’acqua, lasciata decantare per più di mezz’ora, la rendono potabile – sparso e rimescolato sulla neve produce un colore rosso porpora visibile da molto lontano – mischiando mezzo cucchiaino con uno di zucchero si ottiene, frizionando la miscela con un bastoncino, una sorta di carbonella caldissima, ottima per accendere l’esca per il fuoco)
  • Nastro adesivo modello americano
  • Volendo carta vetrata
  • Penna indelebile (potrà servire a scrivere su ogni tipo di superficie, per ricordare cose importanti o lasciare messaggi e indicazioni)
  • Scorta d’acqua minerale, razioni energetiche liofilizzate (es. pemmican, BP-5), barrette di cibo e snack.
  • Borsa frigorifera, thermos
  • Borsa dell’acqua calda
  • Tenda antizanzare
  • Telo isolante, coperta o materassino
  • Tagliaunghie
  • Tubicino di gomma
  • Libri e manuali sulla sopravvivenza (primo soccorso, animali e piante velenose, norme di sopravvivenza)
  • Radio di emergenza a dinamo solare (opzionale)
  • Telo per la segnalazione (opzionale)
  • Tabella con alfabeto Morse, codice internazionale, numeri d’emergenza, metodi di segnalazione del corpo e di segnalazione terra-aria.
  • Se li si possiede portare anche pistola o fucile con: cartucce a salve, munizioni e razzi per segnalazione (vedi: sezione bushcraft equipaggiamento)

 

LA ZAINO:

L’attrezzatura dovrebbe riuscire a stare tutta stipata in uno zaino a spalla che non deve essere ne troppo pesante, ne scomodo per la schiena.

Ricordate di portare solamente l’attrezzatura che vi serve e di non riempire lo zaino di cose inutili e superflue.

Il peso dello zaino non dovrebbe mai superare il 35% del nostro peso corporeo, l’attrezzatura al suo interno dovrà essere rigorosamente selezionata. Il peso ideale dovrebbe essere un quarto della nostra massa.

In vendita si possono trovare tantissimi zainetti per la sopravvivenza con comparti strategici, ricchi di tasche, impermeabili, smontabili come quelli dei soldati ecc…

Ricordate di impermeabilizzare gli oggetti che con l’acqua si potrebbero rovinare come indumenti, medicinali ecc… (sigillare in sacchetti di plastica o contenitori a tenuta stagna).

Bilanciate il peso dello zaino e fate in modo che eventuali oggetti non vi diano fastidio sulla schiena.

Posizionate sul fondo dello zaino le cose che vi serviranno di meno, mentre tenete a portata di mano le cose più importanti.

 

Parte dell’equipaggiamento può anche essere trasportato addosso (coltello di sopravvivenza legato alla cintura, oggetti di pronto consumo nelle tasche dei pantaloni, ecc…)
tratto da blog.sopravvivenza.it

Sopravvivenza: Il materiale per la Difesa Personale

PISTOLA PER LA DIFESA PERSONALE:

 

Una pistola a salve può tornare molto utile come accessorio da avere nel proprio equipaggiamento per la sopravvivenza. Infatti con il rumore prodotto dallo sparo si possono spaventare animali feroci, richiamare aiuto, segnalare la propria posizione o accendere il fuoco con la fiammata prodotta o sfruttando la polvere da sparo presente nelle cartucce.

Inoltre una pistola a salve risulta più alla portata di tutti di una vera pistola, in quanto può essere comperata senza avere un porto d’armi, costa poco, può essere trasportata senza particolari permessi speciali, è semplice da usare, e seguendo le giuste precauzioni non è pericolosa.

L’arma che vedete nelle foto sottostanti non è una semplice arma a salve ma è una pistola per la difesa personale o arma d’allarme. Infatti quest’arma oltre che a esplodere cartucce a salve può anche sparare munizioni contente gas irritante CS (lacrimogeno), munizioni al peperoncino incapacitanti, razzi di segnalazione e piccoli fuochi artificiali montando l’adattatore adatto, palle in plastica dura SELF-GOMM utilizzando un adattatore speciale (utili per ferire o spaventare un eventuale aggressore o animale feroce, o per stordire piccoli animali per catturarli).

Purtroppo in Italia non esistono questo tipo di armi a salve, cioè quelle che hanno la canna libera. Ma si possono tranquillamente comprare all’estero anche per corrispondenza (ad esempio dalla Francia, dalla Germania, dall’Olanda o dal Belgio).

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Pistola da difesa a salve Magnum modello 2000 della Norica. Calibro 9mm P.A.K.
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IN FOTO: adattatore per razzi e piccoli fuochi pirotecnici, cartucce Umarex a gas CS incapacitante (10 pezzi) e irritanti al pepe (10 pezzi), astina per la pulizia, caricatore per 15 cartucce, munizioni Umarex a salve 9mm (50 pezzi), lucchetto per chiudere la valigetta in plastica dura fornita con la pistola.

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ATTENZIONE: con un’arma senza occlusione della canna (front firing) a distanze inferiori a 1 metro le munizioni (a salve, al pepe e a al gas CS) possono causare lesioni anche gravi.

 

Se utilizzate le palle in plastica dura per la difesa (selfgomm, vedi foto) non sparate a eventuali aggressori o animali feroci a distanze inferiori ai 3 metri e non mirate agli occhi per non causare danni gravi.

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In Italia difficilmente troverete un rivenditore che vi vendi una pistola a salve come quella sopra, cioè un’arma con espulsione della fiamma dal foro terminale della canna (Front Firing).

 

In Italia troverete solamente pistole a salve che hanno la canna occlusa, infatti la fiammata dello sparo esce da sopra. In pratica troverete solo armi con espulsione della fiamma attraverso un forellino posto nella parte superiore (Top Firing).

 

 

 

La pistola nella foto sottostante è stata comperata in Italia, infatti è Top Firing.

 

L’unico uso che si può fare con una pistola di questo tipo è solamente di forte rumore.

 

 

 

Pistola a salve Bruni 92 da 8mm imitazione della Beretta 92-FS
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LE PISTOLE A SALVE E IL TAPPO ROSSO:

 

In Italia la legge prevede che l’armiere deve vendere questo tipo di armi con il tappo rosso inserito nella canna in modo da poter distinguere un’arma vera da un’arma a salve (infatti solo un occhio esperto riuscirebbe a cogliere quei particolari che distinguono una vera pistola da un modello a salve).

 

La pistola a salve per la legge è comunque ritenuta un’arma giocattolo e non offensiva, e una volta a casa si può tranquillamente togliere il tappo rosso senza compiere nulla di illegale.

 

 

 

LE REGOLE PER UTILIZZARE UNA PISTOLA A SALVE:

 

L’utilizzo e il trasporto di una pistola a salve, anche se non può sparare proiettili, deve comunque rispettare le regole del buon senso:

 

  • mai puntare, sparare o spaventare passanti e persone;
  • mai tirarla fuori in un luogo affollato seminando il panico;
  • mai sparare in casa il rimbombo potrebbe far allertare i vicini;
  • mai provare a entrare in banca, in un negozio o in un centro commerciale con la pistola in bella vista potrebbero pensare male;
  • anche se è un’arma giocattolo se la usate per compiere azioni illegali tipo rapine l’aggravante sarà di rapina a mano armata;
  • la fiammata prodotta dallo sparo produce polveri incandescenti quindi mai sparare vicino al viso a occhi per evitare lesioni gravi;
  • se l’arma è di tipo front firing mai puntarsela alla testa e sparare;
  • se l’arma è di tipo top firing non mettere le mani o le dita sopra il forellino d’uscita quando sparate;
  • non sparare mai vicino alle orecchie il forte rumore potrebbe ledere i timpani;
  • se volete sparare un paio di colpi per divertirvi fatelo in un luogo isolato;
  • non darla mai in mano ai bambini;
  • quando sparate impugnatela in maniera corretta;
  • tenetela sempre pulita e oliata per allungarne la vita e l’efficienza;
  • non lasciate mai colpi in canna;
  • mai provare a dare fuoco o a surriscaldare le munizioni ,
  • quando non vi serve tenete separati il caricatore e le munizioni dalla pistola;
  • tenetela possibilmente sempre sotto chiave o in un armadio per armi.

 

MINI PISTOLA BALESTRA (Acquistabile QUI)

 

utile per l’uso sportivo, la caccia, la pesca e la sopravvivenza.

 

La pistola balestra in questione è la CROSSBOW a tre funzioni della ROYAL.

 

La struttura è in metallo, il calcio è in polimero, l’arco è in metallo con i cavi in acciaio.

 

Questa balestra ha 3 funzionamenti: spara frecce normali, freccia da pesca e biglie acciaio.

 

Specifiche tecniche:

 

Archetto da 80Lbs

 

Distanza: 56M

 

Peso al grilletto: 1.4KGs 120N

 

Caricatore: 15 biglie

 

Slitta per accessori ad 11mm (ottiche e puntatori)

 

Peso 860Gr

 

Accessori in Dotazione:

 

Zaino per il trasporto

 

Tacca per la mira regolabile

 

3 Frecce in alluminio struttura in PVC

 

3 Frecce da pesca (con mulinello con filo per raccogliere la freccia)

 

Biglie in metallo 6mm

 

Opinione:

 

La struttura e i materiali della balestra risultano molto resistenti.

 

Le frecce vengono sparate a una velocità impressionante, alla distanza giusta possono tranquillamente trapassare il cranio di un animale.

 

La buona velocità consente di catturare e infilzare un pesce e poi recuperarlo grazie al mulinello a filo collegato alla freccia.

 

E’ necessario fare molta attenzione con la balestra, non è un giocattolo, non bisogna farla maneggiare per nessun motivo a un bambino.

 

Lo zaino a zip con varie tasche e compartimenti è molto comodo per stipare tutta l’attrezzatura.

 

La balestra può anche sparare pallini-biglie d’acciaio, funzione utile per l’uso sportivo e per imparare a prendere la mira.

 

FOTO

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