ORIENTAMENTO: Introduzione all’orientamento

Introduzione

Riuscire ad orientarsi è sempre molto importante e spesso significa salvarsi la vita. Le nostre energie, sia che si tratti di una situazione di pericolo o di media emergenza, sono comunque limitate e non allungare la strada( o addirittura sbagliarla) è fondamentale. Non sempre le condizioni sono ottimali per un orientamento basato unicamente sul diretto resoconto visivo (si veda nebbia, notte, assenza di punti di riferimento, ecc.) e, se si dispone anche solo di una vaga direzione da seguire occorre saperla sfruttare efficacemente. Se provvisti quindi di indicazioni cardinali, si deve per prima cosa individuare il Nord, stabilire la direzione giusta e scegliere (in base a difficoltà e lunghezza) il percorso più consono alla propria persona e allo stato ambientale.

 

La rosa dei venti

 

I punti cardinali (N = nord, S = sud, E = est e W = ovest) fanno parte di quelle nozioni che tutti possiedono, individuandone uno soltanto se ne possono difatti ricavare  tutti gli altri. Una loro efficace rappresentazione grafica è data dalla cosiddetta Rosa dei venti i cui quadranti principali sono:

 

  1. Da Nord (0°) a Est (90°)
  2. Da Est (90°) a Sud (180°)
  3. Da Sud (180°) a Ovest (270°)
  4. Da Ovest (270°) a Nord (0°/360°)

 

Questa schematizzazione venne ideata dalla Repubblica di Amalfi (nel periodo delle Repubbliche Marinare) ed è interessante sapere che, nel Mediterraneo, ha come punto centrale l’isola di Malta. Ne esistono di più tipi, con più o meno suddivisioni (a 4 punte, a 8 punte e a 16 punte, ecc.). La rosa a 8 punte offre, oltre alle tipiche indicazioni dei punti cardinali, utili informazioni sui venti:

 

  • Da Nord (settentrione o mezzanotte) soffia la Tramontana
  • Da Nord-Est (45°) soffia il Grecale
  • Da Sud (meridione) soffia il Mezzogiorno/Ostro
  • Sud-Est (135°) soffia lo Scirocco
  • Da Est (oriente o levante) soffia il Levante
  • Da Sud-Ovest (225°) soffia il Libeccio
  • Da Ovest (occidente o ponente) soffia il Ponente
  • Da Nord-Ovest (315°) soffia il Maestrale

 

La rosa dei venti a 16 punte si suddivide invece in Nord-Nord-Est, Est-Nord-Est, Est-Sud-Est, Sud-Sud-Est, Sud-Sud-Ovest, Ovest-Sud-Ovest, Ovest-Nord-Ovest e Nord-Nord-Ovest; nella sua massima estensione può persino arrivare a 128 punte:

 

  • Quattro quadranti da 90° (suddivisione in 4 punti)
  • Ogni quadrante si divide in 2 venti di 45° (8 punti)
  • Ogni vento si divide in due mezzi venti da 22°30′ (16 punti)
  • Ogni mezzo vento si divide in due quarte (o rombi) da 11°15′ (32 punti)
  • Ogni quarta si divide in due mezze quarte da 5°37’30” (64 punti)
  • Ogni mezza quarta si divide in due quartine da 2°48’45” (128 punti)

 

Sembra banale ma occorre capire che per quanto possiamo cambiare la nostra posizione i punti cardinali rimangono costanti come tutti i possibili ostacoli (montagne, colline, laghi, valli, ecc.); da ciò si evince ad esempio che se stiamo camminando verso nord e di fronte a noi c’è una montagna quella che vediamo non è la parete nord ma la parete sud (perchè rivolta verso sud); il versante verso cui si sale ha insomma orientamento corrispondente al punto cardinale che ci sta alle spalle.

 

Inclinazioni del terreno

 

Come per la rosa dei venti e possibile misurare in gradi anche la pendenza di salite e discese: ben diverso è infatti camminare su pareti scoscese piuttosto che in aree pianeggianti e ben diversa è la distanza che si percorre in linea d’aria rispetto a quella effettiva di marcia. Avere insomma a disposizione indicazioni sulla pendenza di un dato tratto può farci desistere/procedere e/o farci decidere di aggirare l’ostacolo. Il metodo più diffuso per indicare l’inclinazione di un sentiero/parete è quello di far corrispondere ai gradi la percentuale di pendenza (come spesso accade nei cartelli stradali). Vediamo ora i rapporti gradi/percentuale:

 

  • 0°: pendenza allo 0% (innalzamento di 0m in verticale ogni 100m)
  • 10°: pendenza al 17,6% (innalzamento di 17,6m in verticale ogni 100m)
  • 15°: pendenza al 26,8% (innalzamento di 26,8m in verticale ogni 100m)
  • 20°: pendenza al 36,4% (innalzamento di 36,4m in verticale ogni 100m)
  • 25°: pendenza al 46,6% (innalzamento di 46,6m in verticale ogni 100m)
  • 30°: pendenza al 57,7% (innalzamento di 57,7m in verticale ogni 100m)
  • 35°: pendenza al 70% (innalzamento di 70m in verticale ogni 100m)
  • 40°: pendenza al 83,9% (innalzamento di 83,9m in verticale ogni 100m)
  • 45°: pendenza al 100% (innalzamento di 100m in verticale ogni 100m)
  • 50°: pendenza al 119,2% (innalzamento di 119,2m in verticale ogni 100m)
  • 55°: pendenza al 142,8% (innalzamento di 142,8m in verticale ogni 100m)
  • 60°: pendenza al 173,2% (innalzamento di 173,2m in verticale ogni 100m)
  • 65°: pendenza al 214,5% (innalzamento di 214,5m in verticale ogni 100m)
  • 70°: pendenza al 274,7% (innalzamento di 274,7m in verticale ogni 100m)
  • 75°: pendenza al 373,2% (innalzamento di 373,2m in verticale ogni 100m)
  • 80°: pendenza al 567,1% (innalzamento di 567,1m in verticale ogni 100m)
  • 85°: pendenza al 1143% (innalzamento di 1143m in verticale ogni 100m)
  • 90°: pendenza verticale (innalzamento “infinito” in verticale ogni 100m)
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