Worsley aveva familiarità con l’Antartide, avendo già ricreato diverse spedizioni fatte dai suoi eroi, negli anni precedenti. L’itinerario di Henry Worsley si estendeva dal Polo Sud fino alla riva opposta del continente. Anche se Henry Worsley era un esploratore di grande esperienza, le temperature estreme dell’Antartide, i venti pericolosi e l’atmosfera inquietante generale si rivelarono invincibili. Il tentativo di Worsley di realizzare un sogno pericoloso finì in tragedia, simile alle avventure intraprese da viaggiatori come Robert Scott o Christopher McCandless. Il funerale di Henry Worsley è stato un giorno triste per la comunità di esploratori, ma i selfie e il diario audio che ha lasciato raccontano una storia incredibile.
Raggiunse il Polo Sud nel giorno 51 del suo viaggio. Le prime persone che vide dopo molto tempo erano quelle che vivevano all’Amundsen-Scott South Pole Station, una struttura di ricerca che studia la geofisica delle regioni polari della Terra. Poiché era intento a fare un viaggio da solista, Worsley rifiutò le loro offerte di provviste e cibo. Proseguì, salendo a 9.700 piedi sulla Cupola del Titano pochi giorni dopo. Durante il suo viaggio, Worsley registrava un diario audio e scattava selfie, immagini che mostrano chiaramente la sua crescente stanchezza e il deterioramento della sua salute.
Nei diari audio di Worsley si faceva chiaro riferimento al cibo, e parlava specificamente di quanto gli mancasse consumare del cibo spazzatura: nel suo ultimo diario audio disse che la prima cosa che avrebbe fatto una volta tornato a casa, era quella di gustarsi una tazza di thè e una fetta di torta. Quando Worsley fu salvato, aveva perso quasi 50 kg e soffriva di disidratazione ed esaurimento.
L’avventura di Henry Worsley si concluse così a soli 30 miglia dal completamento del suo viaggio programmato. Un ex membro del British Antarctic Survey dichiarò che nonostante quasi prossimo alla meta, Worsley pensò bene di prendere la giusta decisione ritirarsi, aggiungendo: “Ha fatto una cosa intelligente, ma purtroppo il suo sistema immunitario è stato deteriorato così tanto che non è riuscito a recuperare”.
Tenne testa addirittura ad una tempesta che causò la morte di una colonia di pinguini, proteggendosi per due giorni interi all’interno della sua tenda. La squadra di soccorso che monitorava i suoi progressi si preparò al suo recupero, ma si rifiutò di intervenire fino a quando Worsley non diede il segnale. Alla fine, contattò il suo team di supporto sapendo che era troppo stanco per viaggiare oltre, e fu soccorso.
Anche l’esploratrice britannica Felicity Aston completò con successo un viaggio nel 2012. Attraversò l’Antartide viaggiando da sola, ma dispose prima scorte di rifornimento lungo il percorso, così da non trasportare troppo materiale che l’appesantisse ulteriormente. Il tentativo di Worsely fu diverso dagli altri poichè portava con sé tutto il necessario per l’intero viaggio, tirando fisicamente una slitta su cui vi era la sua tenda, il cibo e altre attrezzature necessarie per tutto il tempo.