Africa Survival Experience

Date:

Febbraio
Novembre

Durata:

10 Giorni

Location:

Kenya

Un’esperienza unica per imparare a vivere gli ambienti dell’est-Africa con professionisti qualificati e abilitati di safari e outdoor training. Un viaggio “old-fashioned” ricco e intenso, in sicurezza, con tutte le declinazioni del safari classico ed esclusivo, fuori dagli itinerari turistici abituali, nel cuore di un mondo ancestrale ancora autentico e incontaminato. L’ambiente africano interessato dall’esperienza è stato definito dai paleo-antropologi “la culla dell’umanità”. In certi siti è ancora tutto come all’origine e ci si può immergere nell’ecosistema dei primi ominidi da “riesploratori” ancora in stile hemingwayano; a caccia di sensazioni forti, di nuovi saperi e di sensibilità etno-ecologiche diverse.

Questo viaggio comprende davvero tutto, dai mezzi di trasporto agli esperti più accreditati, dai generi di conforto a quelli di conoscenza (manuali e testi di approfondimento); anche le accommodation, non solo turistiche ma anche “residenziali”, rappresentano lo standard massimo che si può immaginare per tal esperienza e, dove è possibile, toccano anche il privilegio del lusso, senza snaturare per questo l’intimo rapporto con l’ambiente selvaggio dominante.

Il programma sviluppato sarà assistito, dall’arrivo a Mombasa alla partenza per l’Italia, da un Istruttore FISSS Esperto Advanced e, in savana, anche da una guida safari autorizzata al porto d’armi, da driver expert e tracker locali. Questo team di professionisti abilitati, è preparato e attrezzato, per affrontare ogni evenienza e problema a tutela dei partecipanti e pronto a fornire loro ogni strumento supplementare necessario.

Programma

  • Ritrovo presso l’aeroporto di Roma-Fiumicino;
  • Partenza con volo per l’aeroporto di Nairobi (Kenya)
  • Arrivo all’aeroporto di Nairobi;
  • Transfert in treno e arrivo in savana: il campo base esclusivo, posto sulle pendici di un’altura, si affaccia su uno sterminato e superbo territorio di savana in vista del Kilimanjaro e delle Taita Hills. Dopo un impegnativo percorso fuoristrada negli ultimi chilometri e un drink di accoglienza, i partecipanti saranno accomodati in grandi tende safari. Già subito si possono facilmente avvistare branchi di elefanti e falchi in volo;
  • Pranzo;
  • Briefing dell’expert BEA sulla sicurezza e su fauna e flora di savana (nozioni di etologia animale, caratteristiche e salvaguardia dell’ecosistema, tecniche di percezione e osservazione dei selvatici, comportamento da adottare);
  • Uscita di esplorazione territoriale-faunistica con le jeep: “game drive” in fuoristrada nel bush, per i primi incontri ravvicinati con i veri padroni di casa, dai bufali alle zebre, dalle giraffe agli impala. Al tramonto, sulla cima della Lion Rock, un’altura rocciosa che sorge in mezzo alla piana sterminata e che ospita leoni, leopardi e la vecchia tomba di un inglese troppo innamorato del luogo;
  • Cena: superba, attorno al grande tavolo di un maestoso living-lodge, aperto sulla notte equatoriale e circondato da infiniti chilometri di “altrove” senza umana presenza. La percezione del silenzio, totale e quasi implosivo, interrotto solo a tratti da suoni misteriosi, qui eccita l’immaginazione e mette in allerta i sensi in modo atavico;
  • A seguire pernottamento al campo in tende safari classiche: quei venti metri di distanza fra le tende la prima notte sembrano spazi di nulla inquietanti; e a qualcuno tale isolamento per la privacy risulterà, per una volta, addirittura eccessivo. Anche se ci si rende conto che la sicurezza e la protezione degli ascari di guardia dentro la recinzione del campo sono totali, il nostro cervello, prevalentemente emotivo, qui stenta a mettere in funzione la sua parte razionale; e si ritorna a essere ominidi perduti in un universo che ci sta solo ospitando e che ancora non ci appartiene del tutto.
  • Sveglia e igiene personale, colazione;
  • Uscita di esplorazione territoriale-faunistica a piedi: walking safari per cercare emozioni più forti, in questa ricognizione la guida safari professionista sarà affiancata da un Maasai esperto del territorio per illustrarne le tecniche di caccia. All’inizio è la guida che avvista sempre prima gli animali e mentre ne indica la posizione e ne precisa la specie sottovoce, perché è d’obbligo il silenzio. Adesso è il momento del binocolo o della cattura fotografica. Nei parchi nazionali tutto ciò sarebbe impossibile; lì infatti si può solo stare in auto, distratti dal ronzio di troppe videocamere giapponesi e dal cicaleccio turistico, come allo zoo e senza quel mix di aspettativa, serietà, rispetto e stupore che ogni tipo di avventura, anche minima, richiede;
  • Pranzo in savana all’ombra di un maestoso baobab;
  • Informazioni, a cura dell’Istruttore FISSS per l’Africa, su tecniche di orientamento, principi di autonomia e salvaguardia in azioni esplorative, metodi per l’allestimento di un campo provvisorio in savana (flying camp) e per il Survival (recuperare e potabilizzare l’acqua, accendere un fuoco, costruire un riparo sicuro con un recinto di rami spinosi detto “boma”, affrontare emergenze e pericoli);
  • A seguire: allestimento del “boma” e ricerca risorse e materiali per la notte;
  • Esperienza di un pernottamento nell’ignoto, lontano dal campo base e nel cuore del bush, al riparo di un “boma” di spine con un grande fuoco al centro, all’addiaccio o in ripari di fortuna. Anche la cena sarà diversa, a base di carne di capra arrosto e vegetali. Prima di alternarsi nei turni di guardia le guide intratterranno gli ospiti con racconti e testimonianze di tante avventure (in ogni safari che si rispetti non può certo mancare questa cultura orale). Mille stelle e mille occhi brilleranno nel buio, qualcosa di strano ogni tanto romperà l’assurdo silenzio e sarà oggetto di sommesse interpretazioni. Finché l’alba non vincerà come sempre la notte. Qualcuno forse dovrà trattenere l’impulso irresistibile di dormire sul fuoristrada lì accanto, sempre pronto in ogni caso a trasferire al campo base chi dovesse avere ripensamenti.
  • Ritorno al campo base;
  • Colazione;
  • Doccia e meritato relax;
  • Animal Tracking nella savana;
  • Sistemazione attrezzatura e carico bagagli sui fuoristrada/van;
  • Pranzo;
  • Transfert in fuoristrada/van direzione costa, attraverso il magico paesaggio delle Shimba Hills;
  • Arrivo e sistemazione in struttura sulla costa;
  • Briefing su ambienti, norme e antropologia dei luoghi;
  • Cena;
  • A seguire pernottamento in cottage.
  • Sveglia e igiene personale, colazione;
  • Giornata libera.
  • Sveglia e igiene personale, colazione;
  • Trasferimento a piedi per l’isola di Funzi: un trekking di circa 16 km verso sud fino all’isola di Funzi; costeggiando l’incontaminato litorale sabbioso e corallino, immergendoci nei tipici villaggi swahili, attraversando foreste di palme e mangrovie, lagune costiere molto ricche di fauna stanziale (grossi volatili, granchi, ecc.). Una volta giunti alla nostra meta, tutte le fatiche del viaggio scompariranno d’incanto alla vista del magico paesaggio marino, dove una lancia a motore ci attende per condurci a un banco di sabbia candida al largo, per osservare specie ittiche particolari (grosse stelle marine e molluschi) e bagnarsi nelle acque cristalline.
  • Trasferimento con lancia a motore in villa abbandonata;
  • Pranzo Swahili;
  • Attività del pomeriggio:
    • Escursione in lancia a motore risalendo l’estuario del fiume Ramisi per inoltrarsi nella fitta foresta di mangrovie a forma di galleria alla ricerca della di coccodrilli e fauna locale;
    • Visita al villaggio tradizionale di pescatori, osservazioni dirette delle pratiche quotidiane, del trattamento dei cibi, della vita sociale, degli arredi e degli strumenti domestici essenziali osservazioni delle risorse ittiche, e delle.
    • Tecniche dei pescatori e tree climbing su palme;
  • Cena autogestita con prodotti locali;
  • A seguire pernottamento in villa abbandonata.
  • Sveglia e igiene personale, colazione;
  • Spostamento in piroga su isola delle Mangrovie. Con l’utilizzo delle “piroghe”, comuni imbarcazioni locali ricavate scavando il tronco di mango, raggiungeremo un’isola disabitata del delta per allestire il nostro campo. Effettueremo un’escursione a piedi nelle jungle di mangrovie del delta per reperimento risorse alimentari del territorio (noci di cocco, crostacei, molluschi, ecc.), oltre alla realizzazione di nasse con la vegetazione e pesca su piroghe locali e/o sub. Provvederemo a reperire il materiale per l’accensione di un fuoco e il pernottamento avverrà all’aperto, dunque le amache e le zanzariere personali qui saranno davvero utili, a meno di non voler sperimentare altre soluzioni di riparo per difendersi da insetti e pulci della sabbia. La sera sfiniti e sdraiati nelle nostre amache saremo cullati da un magico cielo stellato che ci sovrasterà sino allo spuntare del sole.
  • Sveglia e igiene personale, colazione;
  • Sistemazione e messa in sicurezza del campo base;
  • Trasferimento con “matatu”, furgoni adibiti al trasporto pubblico locale molto folcloristici, molto scassati e guidati da pazzi (sono la prima causa di morte accidentale in Kenya) ma noi amiamo il rischio, alla struttura sulla costa;
  • Pranzo
  • Escursione costiera: esplorazione della barriera corallina e delle sue risorse alimentari, osservazioni naturalistiche, istruzioni e informazioni sull’ambiente, la cultura swahili e l’importanza antropologica dei luoghi. Breve escursione alle vicine rovine di un insediamento fortificato omanita, costruito per lo stazionamento e lo smistamento degli schiavi che, dalla costa, venivano poi deportati nei paesi arabi.
  • Visita al mercato locale;
  • Cena in trattoria Swahili;
  • Orientamento notturno;
  • A seguire pernottamento in cottage
  • Sveglia e igiene personale, colazione;
  • Colazione
  • Transfert in fuoristrada/van direzione Mombasa;
  • Partenza con volo Jambojet per l’aeroporto di Nairobi;
  • Partenza dall’aeroporto di Nairobi per l’aeroporto di Roma-Fiumicino.
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